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Guadagnare con le auto è possibile. Vi sveliamo come

Alcuni anni fa tra i bambini andava di moda I pronipoti, un cartone animato prodotto dalla storica ditta Hanna & Barbera.

Protagonisti erano i membri di una famiglia che viveva in un futuro ipertecnologico dove facevano bella figura di sé le macchine volanti (che secondo alcuni resteranno un prototipo). In effetti, insieme al teletrasporto, la macchina e rimasta il mezzo più amato, anche nell’immaginazione di mondi molto diversi dal nostro.

Prototipi fantascientifici, però, non sono stati solo al centro di ricostruzioni cinematografiche ma hanno caratterizzato anche la realtà. In effetti, nel corso degli anni sono stati molti i concept car proposti da progettisti e produttori. Alcuni, in effetti, sono riusciti ad andare ben oltre qualsiasi fantasia.

Tra i progetti più arditi c’è quello della Dymixion Car. Vede la luce nel 1933 e porta la firma di Richard Buckminster Fuller. Questo modello era caratterizzato da due ruote anteriori, una posteriore e un volante autonomo.

In tutto potevano essere trasportate ben 11 persone viaggiando a ben 190 km orari come velocità massima.

Ma a cosa serviva la singola ruota posteriore? A fare inversione a U anche in uno spazio molto stretto.

Ovviamente il prototipo non ha avuto molto successo a causa di un incidente accorso ad un modello e per la leggerezza eccessiva della carrozzeria. Continuando a viaggiare nella fantasia dei progettisti automobilistici del passato facciamo un salto negli anni 50 grazie alla BAT, ossia Berlina  Aereodinamica Tecnica.

Era il periodo dei primi viaggi nello spazio e dell’ossessione per le invasioni extraterrestri. Quindi anche il mondo automobilistico risente di questo input. L’Alfa Romeo progetta la BAT7 un modello dotato di ali posteriori ricurve.

Terminiamo questo excursus nelle visioni futuribili provenienti dal passato con la Levacar, la macchina volante immaginata dalla Ford.

È il 1959 quando viene progettata una sorta di Isetta capace di “volare” e raggiungere la velocità di 800kmh. Ovviamente il modello non è stato mai prodotto per motivo di sicurezza. Nonostante la macchina riuscisse solo a lievitare leggermente su dei cuscinetti, la possibilità di cadute rischiose per guidatore e passeggeri ha destinato il progetto ad una veloce archiviazione. Eppure il sogno di macchine volanti ancora popola la nostra immaginazione

Le professioni legate all’automobile

Il fascino delle quattro ruote, dunque, ha agito sempre in modo determinante sull’immaginario, tanto da creare figure professionali specifiche. Quando si parla di lavori legati alle quattro ruote la mente corre veloce ad ambienti esclusivi come, ad esempio, quelli di box, circuiti automobilistici e gran premi.

Ovviamente il più delle volte si tratta di pura fantasia, visto che la maggior parte delle persone riesce a lavorare e guadagnare con le macchine in modo meno eclatante.

Vediamo, dunque, alcune possibilità professionali legate ai veicoli escludendo, naturalmente, quelle legate alla Formula 1.

Il primo pensiero va, ovviamente, ai rivenditori automobilistici. Che si tratti di saloni o concessionarie, questi luoghi hanno un fascino irresistibile per tutti coloro che considerano l’auto come un oggetto del desiderio o un accessorio da cambiare frequentemente.

Certo, negli ultimi anni il settore ha subito una notevole flessione economica. Gli anni 2000 hanno portato una ventata meno fiduciosa nei confronti del futuro economico. Il che vuol dire risparmio e meno vendite globali. Per superare il momento critico, però, la parola d’ordine è differenziarsi e dedicarsi, ad esempio, ad un ambito esclusivo come quello delle macchine d’epoca.

Come guadagnare con le auto d’epoca

Lavorare con le macchine d’epoca richiede alcuni elementi fondamentali.

I primi due sono passione per la materia e conoscenza. Entrambe sono essenziali e permettono di avviare un business che sia produttivo ma, soprattutto, soddisfacente.

Quando si progetta un’attività di vendita di auto d’epoca, ad esempio, la passione sostiene nella ricerca estenuante del modello cercato o del pezzo raro. Il che vuol dire frequentare fiere e aste.

Per non parlare di intensi corteggiamenti nei confronti di collezionisti privati.

La conoscenza, invece, è quell’aspetto fondamentale con cui assicurarsi un affare o fuggire da un flop. Per questo è essenziale conoscere come poter comprare ed investire in auto d’epoca e che un rivenditore di queste vetture conosca alla perfezione le caratteristiche tecniche dei modelli trattati, le sue peculiarità e, soprattutto, gli eventuali difetti.

Detto questo, però, come è possibile guadagnare con le auto d’epoca? Sicuramente selezionando bene la fetta di mercato cui si fa riferimento. Si tratta, ovviamente, di un commercio d’élite, rivolto a chi desidera investire su di un bene che non conosce svalutazione.

Un’altra variante interessante, però, è l’affitto di automobili per eventi privati come le corse d’epoca, le feste a tema e i matrimoni. D’altronde chi non desidererebbe, almeno una volta, giocare al Grande Gatsby con una Rolls Royce o una berlina decappottabile d’epoca?

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