La BMW GINA Light Visionary Model, comunemente conosciuta come GINA, è un modello di concept car che è stata presentata per la prima volta dalla casa automobilistica tedesca BMW nell’estate del 2008. Il design della GINA è derivato direttamente dalla BMW Z4, un modello di roadster tedesca lanciata proprio dalla sopraccitata causa automobilistica tedesca nel 2002. La Z4, che nella sua lettera – la Z – contiene la dicitura di “futuro” (Zukunft) è stata prodotta fino al 2016.
Con il concept della BMW GINA, invece, cambia ancora una volta il principio fondamentale della casa automobilistica tedesca: in primo piano le esigenze degli acquirenti, attraverso un modello di concept car che può adattarsi ad ogni tipo di richiesta.
BMW GINA prototipo del futuro?
A partire dal nome stesso dell’automobile ci si può rendere conto del concetto principale su cui la BMW vuole basarsi. GINA è un acronimo che sta per Geometry and function In “N” Adaptations. («geometria e funzioni in “n” adattamenti»). Proprio la N è il punto del discorso: un simbolo matematico e geometrico che indica un generico numero naturale e che, applicato all’auto in questione, indica il numero indefinito che l’auto può avere. In effetti, la BMW GINA è pensata per soddisfare tutte le possibili richieste da parte degli acquirenti.
Il pensiero innovativo dei creatori e degli sviluppatori risulta dunque essere promosso dal principio principale su cui si fonda l’automobile: libertà massima e creatività impeccabile, che creeranno le auto del futuro. La produzione della GINA, assicura l’azienda, mette a dura prova le auto del futuro. Non solo perchè si dà una risposta concreta a tutte quelle che potrebbero essere (e saranno) le domande da parte degli acquirenti, ma anche perchè si avrà sempre un margine di creatività tale da potersi migliorare.
Il design della BMW GINA
Il design della BMW GINA è un contesto certamente da non sottovalutare, per le potenzialità espresse e per un discorso di ripresa ideale e stilistica. L’automobile è stata sviluppata interamente all’interno dell’azienda e si presenta come un blocco unico, senza soluzione di continuità: l’idea unitaria e di un unico spazio concepito in quanto tale è ben permeata dalla carrozzeria, realizzata con un tessuto elasticizzato e ricoperto da pelle idrorepellente e resistente sia al caldo che al freddo. Il tutto è montato su una struttura mobile, che si serve di meccanismi automatizzati.
Quanto al design, che abbiamo già detto essere ispirato al modello della BMW Z4, esso si presenta secondo il canone della semplicità. Soltanto quattro sono gli elementi presenti nella carrozzeria esterna: il modulo frontale, il più grande dei quattro, che si allunga fino alla base del parabrezza e alla conclusione posteriose delle porte; le fiancate laterali, opportunamente sviluppate in lunghezza fino ai passaruota posteriori e alla coda; la coda stessa, che si propone come unico componente.
Quanto ai proiettori di luce, infine, essi sono integrati direttamente all’interno della carrozzeria e producono illuminazione attraverso una pellicola traslucida. La scelta è stata necessaria per non rovinare il design dell’auto.
La grande interazione tra auto e guidatore
Il principio fondamentale della concept car è strettamente connesso alla richiesta dell’acquirente, ma non solo. L’esperienza di chi guida deve essere ottimizzata nel migliore dei modi, ed è quello che si propone di fare la casa automobilisca tedesca attraverso la BMW GINA. Ogni elemento dell’automobile è perfettamente connesso a un altro, al fine di creare un senso di unicità totale che garantisca ottime prestazioni.
Per ogni funzione selezionata, il conducente modifica l’aspetto di ogni elemento dell’auto. Nulla di fisso e di prestabilito, dunque, ma tutto costantemente in evoluzione e variabile, per offrire – ogni volta – un’esperienza del tutto migliorata con l’automobile. Quando l’auto è parcheggiata, volante e altri strumenti si dispongono in modo da garantire la massima comodità del guidatore quando entra in auto; quando si è pronti alla guida, sedile, poggiatesta e volante si dispongono in modo da avvicinare il conducente all’auto, ponendolo nella perfetta condizione di guida. Queste e altre funzionalità non possono che rendere grande l’interazione tra auto e guidatore.